mercoledì 24 febbraio 2010

LA PROTESTA



‘Sto governo ci ha stufato,
come pur l’opposizione,
a vota’ ci hanno chiamato,
mò sfruttamo ‘st’ occasione.

Quante vorte annate ar seggio,
solo a facce la presenza,
o a vota’ p’er meno peggio,
pe’ ‘n problema de coscienza.

Mo ve voglio da’ ‘na dritta,
m’è arrivata dar virtuale,
c’ è ‘na legge che sta scritta,
ne poi fa ‘n arma letale !!!

Entri col tuo certificato,
e con fare naturale,
chiedi venga vidimato,
poi richiedi un bel verbale.

Lo stupore pe’ risposta,
vedi nello scrutatore,
l’ignoranza cara costa,
e je regali ‘sto ber fiore:

“ - Son venuto per protesta,
io ‘sta gente nun la voto !! “
Solo questo a noi ce resta;
che sia scritto e registrato .

Pensa ‘n po’ se semo in tanti
quarche mucchio de milioni
registrati ”non votanti “
quelli che se so’ rotti li cojoni

Una grande novità,
sai ner monno li commenti,
niente più complicità,
a ‘st’ infami delinquenti.

Perché er voto così espresso,
resta in mano ar cittadino,
nessun può farne possesso,
è un poter quasi divino.

Io ‘sta cosa ve l’ho detta,
fate un po’ come ve pare,
ma anche solo pe’ vendetta,
penso sia un gran bell’ affare !!!!

di BRUNO PANUCCIO
10 minuti fa ·




la protesta:

Nessuno degli schieramenti

qui riportati mi rappresenta !


Avete deciso di non votare?
Fatelo nella legalità e nel rispetto di voi stessi
esercitando i vostri diritti.Pochi lo sanno, ma la
legge prevede la possibilità di rifiutarsi di votare
e metterlo a verbale.
Quando si va al seggio e dopo che le schede sono vidimate
si dichiara che cisi rifiuta di votare e si vuole che sia
messo a verbale.

Le schede di rifiuto sono CONTATE e sono VALIDE,
contrariamente alle schede nulle o bianche o
all´astensione dal voto.
Nessun mass-media ne parla, sembra che i giochi
siano già fatti, e probabilmente molti andranno
a votare il “meno peggio”.

Nel caso le schede di rifiuto arrivassero a un
numero molto elevato (cosamai successa nelle
elezioni italiane) ci sarebbe qualche problema
nell´assegnare i seggi vuoti e i mass-media
sarebbero obbligati a parlarne)

L’astensionismo passivo non fa percentuale di
media votanti e riguardo alle elezioni legislative
il nostro sistema di attribuzione non prevede
nessun quorum di partecipazione.

Quindi, se per assurdo nella consultazione
elettorale votassero tre persone,ciò che
uscirebbe dalle urne sarebbe considerata
valida espressione della volontà popolare
e si procederebbe quindi all’attribuzione
dei seggi in base allo scrutinio di tre
schede.Altresì le schede bianche e nulle,
fanno sì percentuale votante, ma sono
ripartite, dopo la verifica in sede di
collegio di garanzia che ne attesti le
caratteristiche di bianche o nulle, in
un unico cumulo da ripartire nel
cosiddetto premio di maggioranza. ..
(per assurdo sempre votando biancao nulla
se alle prossime elezioni vincesse Berlusconi
le suddette schede andrebbero attribuite nel
premio di Forza Italia)

Esiste, però un METODO DI ASTENSIONE, che
garantisce di essere percentuale votante
(quindi non delegante) ma consente di non
far attribuire il proprio non-voto al partito
di maggioranza.

E´, infatti, facoltà dell’elettore recarsi al seggio
e una volta fatto vidimare il certificato elettorale,
AVVALERSI DEL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA ,
assicurandosi di far mettere a verbale tale opzione;
è possibile inoltre ALLEGARE IN CALCE AL VERBALE,
UNA BREVE DICHIARAZIONE IN CUI, SE VUOLE, L’ELETTORE
HA IL DIRITTO DI ESPRIMERE LE MOTIVAZIONI DELSUO RIFIUTO

(es. Nessuno degli schieramenti qui riportati mi rappresenta)

Nel caso in cui gli scrutatori vi facessero problemi di
inattuabilità della procedura, appellatevi al seguente
testo di legge:Testo Unico delle Leggi Elettorali, D.P.R.
30 marzo 1957, n. 361 - Art. 104 - Par. 5 5)

Il segretario dell’Ufficio elettorale che rifiuta di inserire
nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di
elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni
e con la multa sino a lire 4.000.000.”[via: una mail]

disclaimer: noantri.com non invita ad astenersi dal voto.

Ci sembra solo doveroso ricordare a tutti, soprattutto a chi
ha deciso per qualsivoglia motivo di non votare alle prossime
elezioni 2008, che esiste il “non voto” come precisa scelta
politica ma che va attuato secondo leregole.
Che il voto è uno dei nostri più grandi diritti e BISOGNA esercitarlo.
In qualsiasi modo riteniamo opportuno.





FRONTE DEL POPOLO


L'INTELLETTUALE

QUALUNQUE.

Di chi è la colpa della corruzione italiana? Ci voleva un intellettuale acuto, coraggioso, anti-conformista per offrire al dibattito pubblico un punto di vista finalmente nuovo, un salto di prospettiva, un cambio di passo. Ci voleva Ernesto Galli della Loggia.

Ci ha pensato, ragionato, studiato, e alla fine sulla prima pagina del “Corriere” ha offerto al Paese le sue conclusioni. Sorprendenti, come al solito. «Chi si ostina a ritenere che “il problema è politico”, che tutto si riduca a destra e a sinistra, lo sa che le tangenti continuano a girare vorticosamente anche nel privato?». No, non lo sapeva nessuno, in effetti. E chi poteva immaginarlo, in un paese così a modo come l’Italia, dove lo spirito civico è diffuso e la mafia non esiste. Meno male che c’è Galli della Loggia che mette in crisi le nostre comode certezze. «Lo sa che dappertutto qui da noi, quando ci sono soldi in ballo, non si dà e non si fa niente per niente?». Accidenti, no, neppure questo sapevamo, ma dove abbiamo vissuto finora? Ce lo spiega il Professore, lui non guarda in faccia a nessuno: «Lo sa che i concorsi più vari sono sempre, in misura maggiore o minore, manipolati? Riservati agli amici e ai protetti quando non direttamente truccati?». Cavolo, professor Galli, ma allora lei ci sta dicendo che quella volta che abbiamo partecipato a un concorso per un dottorato di ricerca, con i suoi colleghi in commissione, magari con lei presente, i nomi dei vincitori erano già decisi in partenza? No, non ce ne eravamo davvero accorti, che ingenui! Pensavamo che bastasse studiare, che in questo paese contassero il talento e la meritocrazia, lo aveva scritto anche Lei ha scritto tante volte sulla stessa prima pagina del “Corriere”. Non era vero niente, ci rivela lei adesso, grazie per averci fatto risvegliare dall’illusione.
Galli ha ancora qualche altra sconvolgente scoperta da proporci. Che in Italia c’è «un’evasione fiscale dilagante» (oddio, e adesso chi lo dice a mamma?). Che «milioni di italiani violano i regolamenti urbanistici e edilizi», spesso, annota l’acuto professore perché a lui non la fanno, «grazie all’esborso di mazzette», il «sistematico taglieggio» delle compagnie assicurative, telefoniche ecc. che fissano «tariffe esagerate, contratti truffaldini, balzelli supplementari, clausole capestro». Mancano la pioggia d’inverno e la piaga del traffico in autostrada del controesodo, ma solo per ragioni di spazio, probabilmente.

Conclusione solenne. La corruzione è un reato? Una responsabilità individuale? Una questione di coscienza? Macché, sentenzia Galli: «Lo si può dichiarare senza rischiare l’accusa di lesa maestà? La verità è che la causa della corruzione italiana è l’Italia».
La colpa è di tutti. Del peccato originale. Della natura umana. Del male nel mondo. Siamo tutti corrotti. In quanto italiani. Anzi, in quanto esseri umani.
Messa così, sembra la mitica battuta di Jake nei “Blues Brothers” che prova a giustificarsi con l’amante abbandonata: «Non ti ho tradita, dico sul serio! Ero rimasto senza benzina, avevo una gomma a terra, non avevo i soldi per prendere il taxi, la tintoria non mi aveva portato il tight, c’era il funerale di mia madre, era crollata la casa, c’è stato il terremoto, una tremenda inondazione, le cavallette.. Non è stata colpa mia, lo giuro su Dio!»
C’erano stati il terremoto, l’inondazione, le cavallette, ha spiegato Belushi-Bertolaso, che colpa ne ho io.
Adesso a dargli una mano arriva Galli della Loggia. L’Intellettuale Qualunque.

Tag:corruzione, Galli della Loggia